EDIZIONE 2022

Oltre mille di corsa per ricordare la tragedia delle foibe e l'esodo Giualiano Dalmata

La manifestazione organizzata da ASI si è svolta contemporaneamente in quattro città. E’ stata una festa di sport ma anche un significativo momento per ricordare una tragica pagina di storia


La partenza di Roma con le bandiere di
IStria, Fiume e Dalmazia
esposte mentre risiona l'Inno Nazionale

Quattro città, da nord a sud per la penisola, Trieste, Milano, Roma e San Vito dei Normanni accumunate da un evento sportivo, organizzato da ASI che è indubbiamente qualcosa di più di una gara podistica. La Corsa del Ricordo, con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia è stata una festa di sport di grande coinvolgimento emotivo. Lo start è stato dato simultaneamente alle 9.30 in diretta facebook, ed ha visto la partecipazione di oltre 1000 atleti che hanno corso per passare una sana giornata di sport ma anche per ricordare e commemorare sportivamente la tragedia delle foibe e l’esodo delle popolazioni italiane nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale. Nel contesto della gara quest’anno è nata anche Corsa del Ricordo For Woman, una gara nella gara, riservata alle donne volta a porre l’accento sulla tematica legata alla violenza di genere e, più in generale, per dare risalto allo sport coniugato al femminile troppo spesso svilito rispetto a quello maschile.

A ROMA TRIONFANO MARTEDDU E MONTAGNIN
Brividi sulla pelle in via Oscar Sinigaglia quando le note dell’inno nazionale hanno preceduto la partenza, con le bandiere delle associazioni Giuliano Dalmate, sventolate orgogliosamente davanti agli atleti pronti a partire.
Subito buono il ritmo di gara degli atleti di testa con un drappello che ha fatto la selezione prendendo un buon margine sul gruppone dei tanti partecipanti. 
Nella gara maschile a tagliare per primo il traguardo l’atleta della Libertas Unicusano Livorno Tito Marteddu che ha completato l’impegnativo percorso, fatto di saliscendi all’interno del quartiere Giuliano Dalmata e della Città militare della Cecchignola, con il tempo di 32:22. Alle spalle del vincitore Rafal Nordwing ‘il polacco di Roma’, alfiere della LBM, vincitore della VI edizione che ha tagliato il traguardo in 32:41. Terza piazza per Daniel Battaglia della Runners Ciampino, che ha chiuso in33:06.
Altrettanto entusiasmante la gara femminile che ha visto il successo della friulana Giulia Montagnin che ha concluso in 38:02. Al secondo posto un’altra nota conoscenza del podismo romano Paola Patta, punta di diamante della Podistica Solidarietà con il tempo di 38:12. Al terzo gradino del podio Kalliopi Schistochili brillante mezzofondista della ASD Romatletica, che ha completato in 42:03. L'Evento di Roma è realizzato grazie al finanziamento da parte di Roma Capitale.

A MILANO VITTORIE PER LIBERATORE E GRASSI
L'atmosfera che si respira è strana: si percepiscono gioia e malinconia. La gioia perchè, anche nella grande Milano, finalmente abbiamo la Corsa del Ricordo, malinconia...impossibile non provarla. La maggioranza di chi ha vissuto la tragedia delle foibe e dell'esodo non c'è più, i riconoscimenti delle loro sofferenze sono arrivati, purtroppo tardivi. Le candele si sono spente una a una...ma la Corsa del Ricordo, come il Giorno del Ricordo, tardivi risarcimenti, sono arrivati ed oggi al bellissimo Parco delle Cave, a Milano, c'è gioia e c'è aria di festa.
Tanta gente, giovani e meno giovani, atleti e famiglie, atlete che, con la loro presenza hanno voluto onorare la nostra Norma Cossetto - donna e vittima di inaudita violenza – e perfino la bassottina Norma ha partecipato a questo evento a far capire che le tragedie si rivivono in molti modi.
Le atlete, dieci, con ottimi tempi, hanno concluso la gara La Corsa del Ricordo for Woman dedicata a Norma Cossetto e, non appena finita, hanno indossato la speciale t-shirt rosa realizzata dall'ASI per quest'importante occasione. 
Il vincitore assoluto maschile è stato, il romano Domenico Liberatore della Podistica Solidarietà che ha chiuso con il tempo di 33:25, alle sue spalle Giuseppe Lucia, atleta della Insubria Varese Como che ha completato il percorso in 33:51, al terzo posto Andrea Ernesto Assanelli della Runners Milanco che ha chiuso in 34:29.
Nelle donne primo posto per Camilla Grassi (DK Runners Milano) che ha chiuso in 40:13,  al secondo posto Silvia Maria Pasquale (ASD Ortica Tem Milano) al traguardo in 40:52, Elvira Marchianò (Milano Atletica) è terza in 43:32.

A TRIESTE DOMINANO BELTRAME E GUIDOLIN
Nella quinta edizione dell’appuntamento di Trieste si sono sfidati in 200, tra atlete e atleti, sul Carso triestino. Sul tracciato di 9km (2 giri da 4,5km), con partenza e arrivo allestiti nei pressi della Foiba di Basovizza, hanno conquistato il successo Tobia Beltrame (Trieste Atletica) e Nicol Guidolin (Tornado). Tra gli uomini dopo una prima fase in cui i portacolori della Trieste Atletica, dominatori della manifestazione fin dalla prima edizione del 2017, hanno sgranato il gruppo Beltrame, specialista delle corse su strada, ha preso progressivamente il largo imponendo un ritmo impossibile da seguire per gli sfidanti. Il ventottenne professore di educazione fisica ha chiuso la sua fatica dopo 31’36” precedendo il compagno di squadra Fabio Vicig (32’11”), già secondo nel 2021, mentre il podio è stato completato dal triestino del Malignani Udine Giovanni Silli (32’35”). Si è dovuto accontentare della quarta piazza invece Daniele Torrico (Trieste Atletica, 32’53”), capace di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro dell’evento lo scorso anno. Nella prova in rosa Nicol Guidolin si è resa protagonista di una cavalcata solitaria che le ha permesso di tagliare il traguardo a braccia alzate dopo 37’33” infliggendo distacchi abissali alle inseguitrici. Si è colorata d’argento la diciannovenne del Cus Trieste Giada Antonazzo (40’30”) che è riuscita a staccare nella seconda parte di gara la carnica Letizia Pugnetti (Carniatletica, 41’00”), terza all’arrivo.

A SAN VITO DEI NORMANNI VINCONO CALCAGNI E D’AGNANO
Nella prima edizione della Corsa del Ricordo di San Vito dei Normanni oltre 260 atleti, provenienti da diverse parti della Regione Puglia hanno preso il via in Piazza Leonardo Leo. Un notevole successo organizzativo per un evento fortemente voluto dall’amministrazione del centro pugliese. Toccante il momento della lettura della lettera dell’esule Rodolfo Decleva, scomparso nella giornata di ieri. Tutta la cittadinanza, il Sindaco Errico, il Consigliere delegato allo sport Cavaliere e tutti gli organizzatori si sono uniti al dolore che ha colpito la sua famiglia.
Nella gara maschile il successo è andato ad uno straordinario personaggio della sport ,Carlo Calcagni, il Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano che ha festeggiato il suo cinquantaquattresimo correndo per le strade di San Vito dei Normanni fermando il tempo in 35:10, dimostrando la sua grande capacità di atleta paralimpico in grado di mettersi alle spalle atleti normodotati. Secondo posto per il laziale Pietro Carbotti dell’Atletica Colleferro che ha completato la gara in 36: 50 ed ha preceduto Andrea Petarra dell’Apuliathletica staccato di quasi due minuti (38:31). 
Tra le donne splendida performance di Anna Maria D’Agnano (Folgore Brindisi) che ha tagliato il traguardo con il tempo di 46:35. Alle sue spalle Margherita Ligorio (Runners San Michele Salento) in 48:10. Chiude il podio Lorena Chezzi ((Altetica Mesagne) con il tempo di 49:01.

 

30 OTTOBRE 2022 ROMA - TRIESTE - MILANO - SAN VITO DEI NORMANNI

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RASSEGNA STAMPA - GALLERIA FOTOGRAFICA

Presentata oggi, 4 ottobre 2022, in Senato la Corsa del Ricordo - Si correrà il 30 ottobre a Roma, Trieste, Milano e San Vito Dei Normanni


Conferenza stampa

BARBARO: “La Corsa del Ricordo per la prima volta in contemporanea a Roma, Milano, Trieste e San Vito dei Normanni”.
 
“Sport e cultura sono compagni di viaggio fondamentali nelle nostre vite e la Corsa del Ricordo è un impegno preciso nei confronti di una storia lasciata nell’oblio per tanti, troppi anni. Trecentocinquantamila italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia abbandonarono le sponde dell’Alto Adriatico disperdendosi in tutta Italia, dove vennero sistemati nei 109 Centri raccolta profughi sparsi in tutta la penisola. Oggi i figli di quei martiri,(continua a leggere).